L’Azienda
Pausetiv è una piattaforma che aiuta le donne a scoprire e affrontare la menopausa con un approccio medico strutturato: uno strumento clinico vero che collega pazienti e professionisti sanitari.
Il loro target? Donne che vogliono affrontare la menopausa con supporto medico qualificato, e aziende che cercano benefit welfare concreti per le proprie dipendenti.
TL;DR - Key Results
- Da zero a live in 4 mesi con un team freelance costruito da zero
- Piattaforma medical-grade che non sembra un MVP buttato lì
- Metriche dal giorno zero per sviluppare solo quello che serve davvero
- Prime partnership B2B con aziende per welfare benefit
- Team autonomo e metodologia agile funzionante da subito
Quando la missione conta più del contratto
Aprile 2025. Clarice mi contatta tramite un gruppo di designer con cui aveva lavorato per creare i primi prototipi navigabili di Pausetiv.
La situazione era classica early-stage: visione chiara, problema forte e zero codice scritto.
Avevano wireframe ben fatti, un’idea precisa di cosa costruire ma nessuno che potesse trasformare tutto questo in una piattaforma funzionante.
La prima cosa che mi ha colpito non è stato il prodotto… È stata Clarice.
Founder tosta, preparata, con una visione cristallina sul problema che voleva risolvere. Stava costruendo uno strumento medico vero per un problema sottovalutato e poco affrontato: la menopausa.
E quando una founder ti parla di un problema con quella chiarezza, quella determinazione e quella capacità di execution, capisci subito se vale la pena lavorarci insieme.
Ho detto sì in meno di una settimana.
Il contratto e le metriche di business non mi interessavano, io credevo nella missione e soprattutto credevo in lei.
Il compromesso che nessuno vuole fare (ma che serve)
La sfida più grossa con Pausetiv è stata strategica.
Come costruisci uno strumento medico serio con budget da startup e tempistiche aggressive?
Perché qui non stiamo parlando di un marketplace o di una piattaforma social dove un bug è fastidioso ma “ok, si può andare avanti”. Stiamo parlando di salute, di donne che cercano supporto medico e di professionisti sanitari che devono fidarsi dello strumento.
Se l’interfaccia sembra un prototipo raffazzonato, perdi credibilità subito. Se le funzionalità non sono chiare, l’utente abbandona e soprattutto se i dati non sono tracciati bene, non capisci cosa funziona.
Abbiamo fatto un compromesso intelligente fin dal primo giorno:
- Velocità di sviluppo sì, ma interfaccia curata dal giorno zero: niente scorciatoie visive, l’utente doveva percepire serietà e professionalità al primo accesso.
- MVP funzionale: poche funzionalità ma fatte bene. Meglio avere tre cose che funzionano perfettamente che dieci cose mezze rotte.
- Metriche integrate dall’inizio: non potevamo permetterci di costruire a caso. Ogni feature doveva essere tracciata per capire subito se serviva davvero o stava solo occupando spazio.
Il tutto in 4 mesi, da zero a live.
Costruire il team giusto al momento giusto

Una delle prime cose che ho fatto è stato assemblare un team su misura per Pausetiv.
Ho portato dentro tre persone dal mio network: uno sviluppatore full-stack che potesse muoversi velocemente senza compromettere qualità, una product manager per strutturare roadmap e priorità con disciplina, e una designer che capisse l’importanza dell’interfaccia in un contesto medico. Tutti freelance, tutti abituati a lavorare bene e con deadline strette, tutti coordinati direttamente da me.
La metodologia che abbiamo impostato è stata agile senza seguire troppo la teoria ma adattandola all’esigenza del contesto. Sprint settimanali con obiettivi chiari e misurabili, call di allineamento costanti con Clarice per tenere tutto sincronizzato, backlog refinement continuo basato sui feedback degli utenti e sulle metriche che stavamo raccogliendo.
La regola era semplice: nessuna feature senza giustificazione. Se non sapevamo perché la stavamo costruendo, non la costruivamo.
Clarice si è dimostrata subito una macchina da guerra: chiarezza nelle decisioni, capacità di dire NO quando serviva e soprattutto una visione precisa di dove voleva arrivare.
Questo ha reso tutto più semplice. Non dovevo convincerla di nulla. Dovevo solo eseguire insieme a lei.
I risultati parlano (anche se siamo solo all’inizio)
In 4 mesi siamo andati live.
Da zero codice a piattaforma funzionante con interfaccia curata, funzionalità core implementate e sistema di tracking integrato.
I feedback iniziali sono stati positivi. Le prime utenti hanno apprezzato la chiarezza dell’interfaccia e la qualità dell’esperienza. Nessuno ha detto “sembra un prototipo” e nessuno ha abbandonato perché confuso.
Abbiamo iniziato a chiudere le prime partnership B2B con aziende che vogliono offrire Pausetiv come benefit welfare alle proprie dipendenti. Non stiamo parlando di grandi numeri ancora, ma stiamo parlando di validazione concreta: aziende che pagano per dare uno strumento di supporto medico alle loro persone.
E questo, in una fase così early, è esattamente quello che conta.
Oggi stiamo continuando a sviluppare, a portare a bordo nuovi utenti, a raccogliere dati e feedback per capire dove investire le prossime energie.
Abbiamo appena iniziato.
I fattori decisivi
- Budget limitato non significa prodotto scadente. Significa fare scelte intelligenti su dove investire qualità. Con Pausetiv abbiamo sacrificato feature secondarie per concentrarci su interfaccia e user experience. Il risultato è stato una piattaforma che non sembra un MVP (anche se lo è).
- Le metriche dal giorno zero sono un vantaggio competitivo. Tracciare tutto dall’inizio può sembrare overhead inutile, ma è il modo più veloce per capire cosa funziona e cosa no.
- La qualità della founder determina la qualità della collaborazione. Clarice sapeva cosa voleva, prendeva decisioni velocemente, e sapeva dire NO quando serviva. Questo ha reso possibile costruire velocemente senza compromettere la direzione.
Pausetiv mi ha ricordato una cosa fondamentale: non è la dimensione del budget che determina la qualità del prodotto, ma la chiarezza della visione e la disciplina nell’execution.
Per i founder che stanno leggendo
Se stai costruendo uno strumento medico o comunque qualcosa dove la credibilità è tutto, non scendere a compromessi sull’interfaccia. Puoi avere poche feature, ma devono essere presentate bene. L’utente giudica la serietà del tuo prodotto nei primi 30 secondi (quindi non dargli motivi per dubitare).
Budget limitato è un vincolo che ti obbliga a concentrarti solo su quello che conta davvero. Poche cose fatte bene battono sempre tante cose fatte male. Sempre.
Trova qualcuno che costruisce team su misura per te. Ogni startup ha bisogno di persone specifiche per il suo problema specifico. Un team generico ti farà perdere tempo e soldi, mentre un team su misura ti fa andare veloce dal primo giorno.
Le metriche all’inizio sono una necessità. Se non stai tracciando cosa fanno i tuoi utenti, stai costruendo al buio. Integra analytics dal giorno zero, anche se hai 10 utenti. Quei dati ti diranno dove andare dopo.
La domanda non è “possiamo permetterci di costruire qualcosa di qualità?” ma “possiamo permetterci di costruire qualcosa di scadente?”
E la risposta, ovviamente, è no.